Comune: Carinola (CE)
Paese: Italia
Committente: Comune di Carinola, concorso di architettura
La proposta progettuale per il recupero dell’ex tribunale di Carinola si basa su un concetto molto semplice: condivisione. Ci si propone, infatti, di trasformarlo in un innovativo “spazio per uffici” in cui al centro dell’attenzione si trova l’uomo e le sue relazioni. Lo scopo principale è quello di creare un centro di aggregazione in un contesto fortemente frazionato come quello di Carinola in cui il lavoro viene ripensato in chiave collaborativa al fine di stimolare una convivenza sociale e professionale. Il co-working, come viene generalmente definita questa pratica di lavoro condiviso, offre a professionisti giovani e non, lavoratori indipendenti e studenti la possibilità di avere a disposizione un ufficio ed i suoi servizi senza i vincoli e i costi di un contratto a lungo termine e senza dover affrontarne le classiche spese di gestione. Fare co-working significa condividere le conoscenze, creare collaborazioni tra utenti che svolgono attività simili, costruire in questo modo nuove committenze e progetti. La proposta di progetto offre all’utenza diversi tipi di spazio: postazione in open space, ufficio privato e sala riunioni dei quali si può chiedere il subaffitto quando si vuole e per quanto tempo si vuole. Diversi spazi comuni, attrezzati con divani e tavoli, sono il posto ideale in cui riceve i clienti o scambiarsi idee. Infine, una sala ristoro offre la possibilità di preparare snack e pasti veloci. Lo spazio serve eventi di ogni tipo: conferenze, corsi di formazione, incontri, workshop, presentazioni e feste private e può essere un valido supporto all’attività dell’associazione nazionale Città della nocciola di cui Carinola fa parte. La proposta inoltre stabilisce una connessione tanto intellettuale che progettuale: attraverso due pensiline i corpi, dapprima sconnessi, diventano parte di un sistema e viene garantita la possibilità di spostarsi da un edificio all’altro essendo sempre protetti dalla pioggia e dal sole. Per le facciate si è optato per una soluzione in vimini; materiale naturale fortemente espressivo ed ecologicamente sostenibile. La scelta nasce dalla volontà di recuperare antiche tecniche lavorative della tradizione carinolese e campana in generale, per cui già negli anni addietro il comune aveva disposto dei seminari. La lavorazione in pannelli potrà essere affidata direttamente ai cittadini i quali collaboreranno in pieno stile co-working non solo per la realizzazione ma anche per la manutenzione del progetto.
COLLABS
RS ARCHITETTURA DIANARCHITECTURE ARCH. CARMINE VARRERA ARCH. CHIARA COPPOLA
CONCORSO
COMUNE DI CARINOLA (CE) 3° CLASSIFICATO